<p>Il diritto della crisi e dell'insolvenza - Jorio</p>
Rivista di Diritto SocietarioISSN 1972-9243 / EISSN 2421-7166
G. Giappichelli Editore

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Osservatorio sulla giurisprudenza del Tribunale di Milano (di A cura di Matteo Bazzani, Paolo Flavio Mondini, Michele Mozzarelli e Amedeo Valzer)


TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
26 febbraio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Giudice estensore

R.G. 11676/2011

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B), 
23 marzo 2015 –Vannicelli, Giudice monocratico

R.G. 37040/2013

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
3 aprile 2015 – (ord.) Mambriani, Giudice monocratico

R.G. 971/2015

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
22 maggio 2015 – Perriozziello, Presidente-estensore

R.G. 16990/2013

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B), 
21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Dal Moro, Estensore

R.G. 58756/2013

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Estensore

R.G. 54391/2011

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
23 luglio 2015 (ord.) – Galioto, Giudice monocratico

R.G. 40763/2015-1

TRIBUNALE DI MILANO (Sezione specializzata in materia di impresa B),
6 agosto 2015 – Galioto, Giudice monocratico

R.G. 156/2012

SOMMARIO:

26 febbraio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Giudice estensore R.G. 11676/2011 - 23 marzo 2015 –Vannicelli, Giudice monocratico R.G. 37040/2013 - 3 aprile 2015 – (ord.) Mambriani, Giudice monocratico R.G. 971/2015 - 22 maggio 2015 – Perriozziello, Presidente-estensore R.G. 16990/2013 - 21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Dal Moro, Estensore R.G. 58756/2013 - 21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Estensore R.G. 54391/2011 - 23 luglio 2015 (ord.) – Galioto, Giudice monocratico R.G. 40763/2015-1 - 6 agosto 2015 – Galioto, Giudice monocratico R.G. 156/2012


26 febbraio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Giudice estensore R.G. 11676/2011

Quote di società a responsabilità limitata – Beni mobili – Usucapione – Ammissibilità (Art. 1161 c.c.)  Le quote sociali, sia delle società di capitali che delle società di persone, costituiscono posizioni contrattuali “obbiettivate”, suscettibili, come tali, di essere negoziate in quanto dotate di un autonomo valore di scambio che consente di qualificarle come “beni giuridici”. In quest’ottica è applicabile anche alle partecipazioni societarie la regola di cui all’art. 1161 c.c., secondo la quale la proprietà dei beni mobili si acquista in virtù del possesso continuato per dieci anni, qualora il possesso sia stato acquistato in buona fede. (av)


23 marzo 2015 –Vannicelli, Giudice monocratico R.G. 37040/2013

Società di capitali – Cessioni di quote o azioni – Garanzie contrattuali del venditore – Aliud pro alio – Mancanza di qualità (Artt. 1460, 1489,1490, 1492 e 1497 c.c.) Dal momento che la cessione delle quote o azioni di una società di capitali ha come oggetto immediato la partecipazione sociale intesa quale “bene di secondo grado” rappresentativo dell’intera posizione contrattuale obiettivata e dei diritti e poteri tutti che da essa dipendono, e solo quale oggetto mediato la quota parte del patrimonio sociale che tale partecipazione rappresenta, le carenze o i vizi relativi alle caratteristiche e al valore dei beni ricompresi nel patrimonio sociale (e di riflesso alla consistenza economica della partecipazione) possono giustificare l’an­nullamento del contratto per errore o la risoluzione per difetto di qualità della cosa venduta ex art. 1497 cod. civ. solo se il cedente abbia fornito specifiche garanzie contrattuali al riguardo. Entro tali limiti, rimangono applicabili, anche al contratto di cessione di partecipazioni sociali, i principi riguardanti la distinzione tra mancanza delle qualità promesse o essenziali della cosa venduta e vendita di aliud pro alio (datum), dai quali si desume che gli estremi di questa seconda (e più grave) forma di inadempienza possono essere ritenuti sussistenti unicamente se i beni consegnati sono (non soltanto difformi, ma anche) assolutamente privi delle capacità funzionali a soddisfare i bisogni dell’acquirente e, quindi, radicalmente diversi da quelli pattuiti. (mb)


3 aprile 2015 – (ord.) Mambriani, Giudice monocratico R.G. 971/2015

Società a responsabilità limitata – Responsabilità della controllante da attività di direzione e coordinamento – Danno ai creditori per violazione dei principi di conservazione del patrimonio e per danno alla par condicio creditorum – Estensione della responsabilità agli amministratori della controllante e della controllata (Artt. 2497, 2467 c.c.) La cessione di ingenti crediti dalla controllata alla controllante per estinguere il maggior credito della controllante verso la controllata (in presenza di una causa di scioglimento di quest’ultima) costituisce abuso dell’attività di direzione e coordinamento, oltre che violazione dell’art. 2467 c.c., qualora (i) determini un danno finanziario consistente nell’aver privato la società controllata della necessaria liquidità in un momento di grave difficoltà facendo venir meno la continuità aziendale e (ii) avvenga ad esclusivo vantaggio della controllante ed in danno della par condicio creditorum (art. 2741 c.c.), da rispettare in fase di liquidazione formale, ma da considerare estesa ad ogni situazione di scioglimento della società (artt. 2484, 2486 c.c.). Dei danni provocati per abuso di attività di direzione e coordinamento possono essere condannati a rispondere anche gli amministratori della società controllante e della società controllata. (mb)


22 maggio 2015 – Perriozziello, Presidente-estensore R.G. 16990/2013

Società a responsabilità limitata – Liquidazione – Liquidatore – Responsabilità – Nei confronti del creditore sociale – Onere della prova (Art. 2495 c.c.)  Essendo quella del creditore sociale contro il liquidatore cessato un’azione di responsabilità extracontrattuale, l’onere della prova è a carico dell’attore, il quale deve provare il mancato pagamento del credito pur in presenza di cespiti attivi suscettibili di liquidazione nel bilancio di liquidazione, mentre spetterà al liquidatore cessato dar prova delle ragioni dell’esito negativo della liquidazione [Nel caso di specie nel bilancio finale di liquidazione risultavano crediti vantati dalla debitrice nei confronti di società straniere e il liquidatore non aveva offerto la prova di attività compiute per il recupero di detti crediti]. (mm)


21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Dal Moro, Estensore R.G. 58756/2013

Attività di direzione e coordinamento – Inizio e cessazione – Diritto di recesso – Presupposto della modifica delle condizioni di rischio in senso deteriore – Necessità (Art. 2497-quater c.c.) Ai sensi dell’art. 2497-quater lett. c) l’inizio e la cessazione di un’attività di direzione e coordinamento, così come il mutamento del soggetto esercente tale attività, assumono rilievo ai fini del riconoscimento del diritto di recesso del socio della società eterodiretta solo qualora detti fatti possano in concreto comportare una modifica in senso deteriore delle condizioni di rischio di investimento sussistenti prima dell’evento considerato dalla norma.   Attività di direzione e coordinamento – Inizio e cessazione – Diritto di recesso – Formulazione di un’offerta di acquisto delle partecipazioni del socio recedente a valori congrui – Insussistenza (Art. 2497-quater c.c.) Non sorge il diritto di recesso ai sensi dell’art. 2497-quater lett. c) quando al socio di minoranza sia stata formulata un’offerta di acquisto della sua partecipazione, anche se privata, purché garantisca al socio la possibilità di disinvestire a valori congrui. Tali valori non possono considerarsi incongrui per il solo fatto che siano inferiori a quelli ai quali è stata negoziata la partecipazione del socio di maggioranza.   Attività di direzione e coordinamento – Inizio e cessazione – Obbligo in capo al socio di maggioranza di informare i soci di minoranza – Non sussiste (Art. 2497-quater c.c.) Non è in alcun modo configurabile in capo al socio di maggioranza un obbligo giuridico di rendere dettagliatamente edotto il socio di minoranza delle trattative di cessione della partecipazione di controllo. (pfm)


21 luglio 2015 – Riva Crugnola, Presidente – Galioto, Estensore R.G. 54391/2011

Società per azioni – Impugnazione della delibera di approvazione del bilancio – Giudizio del revisore senza rilievi – Perdita in corso di procedimento della partecipazione qualificata per l’impugnazione – Improcedibilità della domanda (Artt. 2377, 2434-bis c.c.) La previsione della soglia di partecipazione qualificata richiesta dall’art. 2434-bis c.c. ai fini dell’impugnazione di un bilancio valutato senza rilievi dal revisore attiene al profilo della legittimazione ad agire. Essa rientra dunque nell’alveo delle condizioni dell’azione, e non rappresenta invece un mero elemento di fatto che è sufficiente sussista al momento della proposizione della domanda. Deve essere dunque dichiarata improcedibile l’impugnativa della delibera assembleare, se l’attore perde la partecipazione qualificata dopo l’instaurazione del procedimento, ma prima della pronuncia della sentenza. (pfm)


23 luglio 2015 (ord.) – Galioto, Giudice monocratico R.G. 40763/2015-1

Società a responsabilità limitata – Sospensione della deliberazione di modifica dello statuto che introduca una clausola ex art. 2473 bis – Ammissibilità – Giusta causa – Nozione (Artt. 2473 bis, 2479 ter, 2377, 2378 c.c.) Può essere sospesa in via cautelare l’efficacia di una deliberazione di modifica dello statuto, che introduca una clausola di esclusione dei soci per giusta causa, senza però prevederne fattispecie tipizzate e circostanziate. La possibilità, infatti, che lo statuto preveda la facoltà dei soci di escludere uno di essi, se, per un verso, accentua il sostrato personale nell’ambito del carattere capitalistico della società a responsabilità limitata, per altro verso è subordinata alla precisa definizione delle fattispecie di esclusione, onde evitare che tale decisione possa essere del tutto rimessa alla valutazione discrezionale della maggioranza in merito alla ricorrenza della giusta causa stessa. (av)


6 agosto 2015 – Galioto, Giudice monocratico R.G. 156/2012